....sarebbe troppo facile rimandarvi al link ma credo sia più che giusto e doveroso ringraziare l'amico Germano per questo suo scritto, impeccabile e dettagliato come sempre che, nonostante il passare degli anni, qualche lacrimuccia concede sempre!!!!
grazie Germano e con l'occasione voglio come sempre ringraziare TUTTI I CORSARI perchè è sempre e solo grazie alla loro collaborazione che si ottengono questi risultati!!!
3 luglio 2011 -- Pecorara (PC)
4ª Scarpinata dei Corsari
Org. Andrea e i Corsari della Maratona
..............e fu così che Dio creò l'abbondanza, la sparse nei dintorni di Pecorara e la diede in consegna ad Andrea Di Muzio, il quale ne doveva fare buon uso, ma disponendone guardando il tutto dal cielo. Quell'abbondanza che troviamo nel numero dei ristori: tre sugli 8 Km, 4 sui 12 e 5 sui 15, ma anche in quello che distribuivano: dalla quantità di frutta assortita ad una varietà impressionante di torte casalinghe, naturalmente ottime, bevande di vario genere, focaccia, panini, pasta fredda, biscotti, tartine con marmellata o Nutella e molto, molto altro, in quanto è impossibile ricordarsi tutto.
Abbondanza nell'uso del nome di Andrea e nel simbolo del suo gruppo sia nelle indicazioni sul percorso che nel riconoscimento individuale, abbondanza di fantasia nell'uso di terminologie corsare, abbondanza di simpatia nell'abbigliamento degli addetti a farsi fotografare con i podisti, un ragazzo ed una ragazza che distribuivano sorrisi, manco a dirlo in abbondanza, fino all'ultimo marciatore, senza mostrare minimamente stanchezza o segni di cedimento: alle premiazioni il loro sorriso e la loro voglia di scherzare, in abbondanza, sono rimaste integre fino all'ultimo gruppo da premiare, gruppo che contava solo due componenti. Già che ci siamo parliamo anche dell'abbondanza dei premi, come solito, questa volta a tematica leggermente variata, attrattiva principale i salumi, non semplici, ma di pregio, a completare una bicicletta e vari elettrodomestici. La caccia al tesoro, simpatica appendice di contorno alla manifestazione podistica fin dalla prima edizione, rappresenta una miscela tra fantasia, simpatia e voglia di distribuire premi, anche al di fuori della classifica gruppi, anch'essi in abbondanza. Variazione del giorno dell'appuntamento della marcia dal sabato pomeriggio alla domenica mattina, questo ha fatto sì che, nonostante la collocazione di Pecorara, i marciatori siano giunti in abbondanza: record della manifestazione, con una quantità di partecipanti che si è fermata ad un soffio dalle settecento unità. Il paese ci accoglie vestito a festa, campane a distesa, forse per salutarci, molta gente per le strade che ci osserva curiosa, anche se ormai la, nostra ingombrante presenza è conosciuta. Tra le case la vista è limitata a quel carinissimo paese montanaro, una volta forse mèta, come tanti altri centri simili e non lontani, di colonie per soggiorni estivi e villeggianti ospiti di strutture alberghiere, anche se in quantità limitata. La prima salita è veramente massacrante, tanto da mettere a dura prova i muscoli delle nostre gambe, ma una volta superato il consistente pendio abbiamo tempo e modo di osservare i rilievi montagnosi tutt'attorno, con paesi buttati qui e là a caso ed in ordine sparso, campanili al centro di essi come guardiani. La collocazione del sole, diversa dalle altre volte in cui siamo venuti, ce li illumina presentandoceli con veste diversa, facendoli brillare come stelle, tanto da far sembrare tutti quei pendii come un cielo sottosopra. Suoni di campane, naturalmente a festa, giungono anche da lontano e più saliamo, più aumenta il nostro raggio di ascolto, oltre a quello ben più percettibile di visione. Proprio di fronte a noi le antenne di molti ripetitori ci dicono che sotto di esse si erge il Monte Penice, punto di modernità contrastante con il tempo che si è fermato in questi meravigliosi paesi, quasi a voler formare un bosco di metallo a contrastare quelli naturali e verdissimi del circondario. Al primo ristoro, l'abbondanza naturalmente resta all'ordine del giorno, ci incrociamo con altri marciatori impegnati su percorsi diversi dal nostro. L'abbondanza va collegata anche alla quantità di colori e di profumi del bosco, grazie anche ai fiori di quella siepe che lo scorso anno venne totalmente tagliata; felci e fiori, oltre che piante selvatiche, ricominciano ad assumere il loro aspetto fiero, bruscamente troncato dal taglio netto dello scorso anno; speriamo che per quella siepe l'abbondanza arrivi decisa il prossimo anno, ricordo che offriva con i suoi fiori coloratissimi una visione meravigliosa. Sentieri e carraie, carraie e sentieri; curve e controcurve in continuazione, saliscendi impegnativi, ma nessuno duro come la salita d'apertura. Un paesino di vecchie case, tipicamente montanaro, da attraversare, una chiesetta da ammirare, sicuramente nulla di storico o artisticamente rilevante, ma tutto qui assume un aspetto interessante e curioso, così come il contrasto tra auto di lusso e le abitazioni davanti alle quali sono parcheggiate, vecchie costruzioni meticolosamente e meravigliosamente ristrutturate. Qualche rigagnolo ci taglia la strada lungo il nostro sentiero che ci porterà dritto dritto al secondo ristoro, una sorgente di fianco ad esso a distribuire acqua naturale (sia nel senso di non frizzante che di veramente naturale, più naturale di così....), di fianco ancora assoluta abbondanza di golosità e di frutta, messe assieme queste ultime due voci può anche voler dire gustosissime torte casalinghe, sì, proprio il casalingo è un'altra abbondanza tra le particolarità di tutto ciò che ci viene proposto, C'era anche la Bea, al secolo Beatrice Di Muzio, proprio in questi giorni festeggia il suo primo compleanno; i suoi occhietti vispi iniziano ad osservare la varietà di colori che ci regala la piazza vestita a festa, mai perdono di vista mamma Antonella e papà Alberto, ogni tanto quel suo sguardo mai fermo va ad incrociare il drappo con il volto del fratellone Andrea e le firme di tutti i suoi amici, oggi lei non ne può capirne il significato, ma quando sarà più grandicella, dopo che la sua curiosità avrà distribuito domande in abbondanza, chissà, forse diverrà punto d'appoggio fondamentale nell'organizzazione della Scarpinata dei Corsari, forse sarà lei ad afferrare il testimone che Andrea oggi ha passato a mamma e papà e a tutti coloro che hanno voluto afferrarlo per dar vita a questa meraviglia chiamata Scarpinata dei Corsari. Anche i gruppi presenti hanno abbondato rispetto agli anni scorsi, 35 erano oggi, nelle prime posizioni distribuite come segue: 1) Italpose Gossolengo con 49 iscritti, 2) G.M. Gelindo Bordin Podenzano con 46, 3) Bipedi Vigolzone con 45, 4) G.P. Bastellinmarcia di Bastelli di Fidenza (PR) con 42, 5) Atletica Verbano, proveniente dalle parti del Lago Maggiore, con 37, 6) G.M. Pubblica Assistenza Busseto (PR) con34, 7) G.M. Piacenza con 32.
Pagelle (voti da 4 a 10)
Percorsi: stupendi, sicuramente tra i più belli dell'anno. Voto 10 e lode.
Riconoscimento individuale: la bottiglia di vino è specchio del territorio, l'abbiamo sempre valutata 7,5 oppure 8, qui viene proposta con il tradizionale calice in vetro contenuto in una poche, su entrambi campeggia il simbolo di "Andrea e i Corsari della Maratona", ormai marchio di fabbrica, praticamente c'è la stessa differenza che regalare una scatola di cioccolatini ed il porgerla ben incartata ed infiocchettata. Voto 9
Premiazioni gruppi: è cambiato il tema ma non il valore, anche qui siamo tra i massimi livelli dell'annata. Voto 10 e lode.
Per concludere farei un P.S. per dirvi semplicemente che oggi abbiamo incontrato abbondanza di perfezione organizzativa, tanto per concludere con la parola che ha retto tutto il mio racconto, che spero vi sia piaciuto.
Germano Meletti