relazione del president : CONTRO LA RABBIA CI VUOL LA CAMOMILLA

16 Maggio - Carpaneto
Finalmente affacciandomi alla finestra intravedo il sereno ed il risveglio è meraviglioso......colazione con le mie donne ed Ernesto che ci è sempre accanto e poi via, si parte per Carpaneto, dove ad attenderci c'è una stranissima nuvola tipo quella del mitico ragionier Fantozzi.......poco male perchè si trovano subito gli amici Corsari ed è come se ci fosse il Sole..........le mie donne decidono di farsi un giro sul mercato ed io parto, con Jo Falchetto, verso i misteriosi mari che circondano l'isola di Carpaneto.............tutto procede per il meglio e il Sole pian piano incomincia a far capolino.....troviamo di che sfamarci e sembra che non ci siano problemi alla nostra navigazione, quando all'orizzonte scorgo un vascello riportante bandiera sconosciuta.........ci avviciniamo con molta accortezza ma veniamo colpiti da una raffica di ironiche (almeno così mi è sembrato) parole rivolte al nostro Leader la cui effige domina le nostre mitiche maglie e così, d'impeto, ho risposto in malo modo a un ragazzetto di colore (vi assicuro che non sono razzista!!!!!!!!!!!!!!!!).......mi sono pentito della reazione ma sul momento no ho resistito, del resto era solo un ragazzino e forse ho anche male interpretato.........comunque è andata e mi riprometto di tapparmi le orecchie quando sentirò, in futuro, frasi che non mi saranno gradite.
Arriviamo al porto che pullulava di piccole barche a vela tra le quali ci siamo fatti strada e come razzi siamo arrivati nel covo dove ad attenderci c'era già una nutrita ciurma. Una pinta di tè e un buon panino con la mortadella hanno saziato la nostra gola e la nostra pancia........infine, quando anche l'ultimo dei Corsari era rientrato nella propria dimora, Capitan Uncino, con moglie e figlia al seguito, raziava un ultimima imbarcazione e portava a casa un fiocchetto che è la fine del mondo.
ORGOGLIOSO DI ESSERE CORSARO.